Bouquet spirituale:
9 gennaio
San Giuliano e Santa Basilissa vivevano in Egitto. Consacrati a Dio in perpetua castità fin dal giorno stesso delle loro nozze, non ad altro pensarono che a Dio ed a trarre una vita che vie meglio si conformasse ai di lui santi dettami.
Per ciò offrirono tutte le loro ricchezze a sollievo dei poverelli e degl'infermi e cangiarono la loro stessa casa in un ospedale, dove ciascuno vegliava quelli del proprio sesso e li confortava de'suoi pietosi uffici. Cosi fra i servigi e gli esempi di carità moriva in pace Basilissa l'anno 313, purificata nell'anima dell'amarezza di alcune persecuzioni, che mai non cessano di provare le anime sante.
E più tardi Giuliano, che dalla sua carità ebbe il nome d'Ospitaliero, ottenne la corona del martirio in uno con altri santi sotto Massimino II. Molti ospitali e molte chiese erette di poi s'onorarono del nome di questi santi che lasciarono sì specchiati esempi di virtù e di carità.
Riflessione. La carità è l'anima del Cristianesimo, il carattere della vera pietà; ma ne prova le sante dolcezze sol quegli che umile di cuore sa stimare i propri fratelli e riconoscere in loro l'immagine di Dio e un nuovo mezzo alla propria perfezione. Amiamo, pratichiamo questa santa Religione che sola ispira sì eroica carità e forma i veri benefattori dell'umanità.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879