Vite dei Santi
i nostri modelli e protettori

Bouquet spirituale:

22 luglio

Santa Maria Maddalena
Santa Maria Maddalena

Santa Maria Maddalena
Penitente,
Discepola del Signore
(Secolo I)

Santa Maddalena ha scelto la parte migliore. Essa è la patrona e il modello delle anime contemplative. I santi, i mistici, i peccatori toccati dalla grazia hanno trovato gusto nel rileggere le pagine del vangelo che rivelano il suo amore per Gesù, e l'amore di Gesù per lei. Fra gli autori spirituali che hanno penetrato più profondamente il mistero di quella divina intimità si distingue il pio e saggio Cardinal di Berulle. Affidiamogli oggi la nostra mente e il nostro cuore per unirli ai suoi in questa Elevazione.

Elevazione a Gesù Cristo Nostro Signore sulla condotta del Suo Spirito e della Sua grazia verso Santa Maria Maddalena.

La scelta divina. Nei tuoi giorni sulla terra, o Gesù, mio Signore, e nella conversazione che tu hai avuta con il mondo per lo spazio di tre anni come Messia della Giudea e Salvatore del mondo, tu hai operato parecchi miracoli, hai conferito parecchie grazie, e hai fatto la scelta di parecchie anime per attrarle a te! Ma la scelta più rara del tuo amore, l'oggetto più degno dei tuoi favori, il capolavoro delle tue grazie è nella Maddalena, e il più grande dei tuoi miracoli è stato operato nei suoi riguardi.

La conversione di Maddalena. Quando tu, o Signore, camminavi sulla terra operando miracoli, hai osservato parecchie anime, ma i tuoi sguardi più dolci, o sole di giustizia, e i tuoi raggi più potenti sono stati per quell'anima! Tu la trai dalla morte alla vita; dalla vanità alla verità; dalla creatura al Creatore, e da se stessa a te. Tu effondi il tuo spirito sul suo, e in un istante versi nel suo cuore un torrente di lacrime che scorre ai tuoi piedi e li irrora, e costituisce un bagno salutare che lava santamente e soavemente quell'anima peccatrice che le effonde. Tu le dai in un momento una grazia così abbondante che comincia dove le altre finiscono, e in dal primo passo della sua conversione essa si trova alla vetta della perfezione, stabilita in un amore così sublime, che merita di ricevere lodi dalla tua sacra bocca, quando ti degni di difenderla dai suoi accusatori, e concludere la sua giustificazione con quelle dolci parole: «Essa ha molto amato».

Ecco i primi omaggi resi a quei piedi santi e fonte di santità, da quando camminano sulla terra per la salvezza della terra e perla gloria del Padre. Ed ecco anche le prime grazie e i primi favori emanati da quei piedi divini. Quei piedi sono sacri e divini, sono graditi e adorabili, sono sussistenti nella Divinità stessa; e ciò nonostante sono adoperati, sono stanchi per i peccatori, e saranno un giorno trapassati per effondere il sangue che deve lavare il mondo.

Vicino a quei santi piedi scorre ora una fonte di grazia e di purezza in quell'anima primaverile, che è una delle più eminenti nella sequela e nell'amore di Gesù, E da quel cuore umiliato, o piuttosto elevato a quei piedi divini sgorga una sorgente d'acqua viva, che lava la purezza stessa lavando i piedi di Gesù. Due sorgenti e due rivi considerevoli: una di quelle sorgenti è ai piedi di Gesù e scorre in Maddalena, l'altra è nel cuore di Maddalena e scorre ai piedi di Gesù; due sorgenti vive e celesti, e celesti sulla terra, poiché la terra è un cielo, dal momento che Gesù è in terra. Quel cuore dunque di Maddalena, un tempo immondo, è ora un cuore puro e celeste, e da esso scaturisce un'acqua viva, atta perfino a lavare Gesù. E anche Gesù si compiace di quel bagno, come di un bagno che gli è caro e delizioso, e ne fa gloria a Maddalena e rimprovero ai farisei.

L'unzione di Betania. Si appressa il tempo della tua morte, lasci la Galilea per l'ultima volta, vai a Gerusalemme per andare alla croce, e hai volute dedicare l'ultima settimana della tua vita al soggiorno di Betania, dove vivevano le sante donne Marta e Maddalena, per impiegare le tue ultime ore nella conversazione con quelle anime sante. Qui si raccoglie e si rinnova l'amore di Maddalena, qui essa si prostra nuovamente ai tuoi piedi, qui ti copre e ti inonda dei suoi profumi, e mentre Giuda pensa a odiarti essa pensa ad amarti e a effondere su di te il suo cuore e i suoi profumi; qui essa previenilo dici tu stesso - con quella unzione la tua sepoltura; qui ti seppellisce ancor vivo, senza sapere ciò che faceva, ma tu lo sapevi per essa, e ce lo insegni nel tuo Vangelo, e il suo amore è più di azione che di riflessione; e con la sua umile e santa ignoranza, essa ci insegna a seguire fedelmente i moti dello Spirito Santo, senza vedere, senza scrutare le cause e i fini per cui ci vengono dati.

Ma il tuo spirito, o Gesù, mi scopre ancora un altro mistero nascosto in quello; poiché è come se vi fosse una segreta lotta fra te e Maddalena, lotta d'onore e d'amore, e lotta felice fra le due persone così distanti in verità ma così unite in unità di amore e così cospiranti negli stessi fini e nelle stesse intenzioni. Quando tu giacerai morto nel sepolcro di Giuseppe, Maddalena vorrà ungerti, ma tu la precederai resuscitando prima del suo arrivo. Ora però, il suo amore è sottile, non vuole essere deluso; il suo amore è molto forte, e non può essere vinto; ti previene dunque adesso con la potenza del suo amore, come tu la preverrai allora con la potenza della tua vita resuscitata e della tua gloria, ed essa vuole ungerti e seppellirti; e poiché tu non vuoi essere unto da lei quando sarai morto, vuole ungerti e seppellirti in da questo momento, in questo banchetto, e tu cedi al suo volere e al suo amore che la spinge a renderti quegli uffici e a seppellirti nei suoi profumi, e a seppellirti ancor più nel suo cuore e nel suo spirito, che è per te un sepolcro delizioso e vivo.

Ai piedi della Croce. Ma lasciamo quel banchetto e andiamo alla croce che è così vicina a esso, e vi troveremo Maddalena affissa mentre vi è affisso Gesù. Qui essa non ha vita se non nella croce, e non ha sentimenti se non per i dolori del suo Salvatore. Egli è la sua vita, e poiché è in croce, la sua vita è nella croce. Non ve l'hanno affisso i Giudei, ma ve lo ha affisso l'amore, e con legami più forti e più santi di quelli che sono nelle mani di quei barbari.

Ai piedi di quella croce essa alza gli occhi e l'anima a Gesù; le tenebre sparse sulla terra non possono togliergliene la vista. Alla verità il sole si vergogna di mostrare il suo splendore, vedendo il Padre della luce oscurato per tante disgrazie. La terra è coperta della sua infedeltà; ma quelle tenebre non possono coprire Gesù a Maddalena. Il sole che si è eclissato non è il sole di quell'anima, essa ha una luce diversa dalla sua, e Gesù è il sole di Maddalena, che non si eclissa nel suo cuore. Egli è allora più luminoso che mai in lei; la illumina nelle sue tenebre, e morendo sulla croce rimane vivo per lei; vive e agisce in lei, anche nella sua morte.

Ci basti dire che, più degno è l'oggetto del nostro amore, più grande sarà il nostro amore, più grande anche il nostro dolore sia vedendo soffrire, sia nell'essere separati da colui che amiamo. Ora, tutto ciò si trova unito ai piedi della croce nella Maddalena, e questo in modo esuberante e perfetto. Non vi sarà mai, infatti, un oggetto più degno d'amore che Gesù; e Gesù sofferente, sofferente di pene sconosciute, e che le soffre proprio per amore. E ciò che aumenta ancora l'amore e il dolore è il fatto che tale sofferenza ci rapisce Gesù. Fra tutti i discepoli di Gesù, non vi era un'anima più fedele e costante nell'amore che Maddalena, né fra i peccatori della terra un cuore più nobile e più disposto a ricevere le impressioni dell'amore celeste.

La morte di Gesù. Ma Gesù muore su quella croce, e Maddalena non muore, poiché morendo Gesù le dona la vita e s'imprime nel suo cuore come in una cera resa molle dal calore dei suoi raggi. Negli ultimi aneliti di quella vita morente, di quella morte vivente, egli imprime in lei la sua vita, la sua croce, la sua morte e il suo amore; e questo amore è sempre vivo e vivificante in lei. Gesù infatti è vita e amore insieme; ma è amore vivo, e vivo nella morte stessa. E per quanto egli muoia, l'amore che è in Gesù non muore; quell'amore che fa morire Gesù non può morire, anzi vive, regna e trionfa nel la morte stessa di Gesù. Questa morte è la vita e il trionfo di quell'amore che vive e regna nel fuoco. Si è detto già dell'amore che è forte come la morte; diciamo ancora che l'amore dominante in Gesù è più forte della vita di Gesù e della morte stessa di Gesù, poiché l'amore fa morire Gesù, e la morte di Gesù non fa morire l'amore di Gesù. Questo amore vive e regna in Gesù morto, e fa vivere Maddalena; è la sua vita, il suo amore, e perciò essa non muore nella morte di Gesù; pur non morendo, è crocifissa, poiché il suo amore è crocifisso e l'ha crocifissa, e la crocifiggerà per trent'anni in una maniera diversa e su un monte diverso dal Calvario. E consacrando il cuore a Gesù, alla sua croce, al suo amore, essa adora l'ordine rigoroso dell'eterno Padre, che consuma la vita del suo Figlio unigenito tra le sofferenze della Croce.

Maddalena cerca Gesù. Nel corso della tua vita peregrina e pubblica nella Giudea, o Gesù, essa è la prima che ti abbia cercato per amore. Tu hai cercato gli uni, e gli altri ti cercavano per i loro bisogni particolari, e per le loro necessità estreme, desiderosi più dei tuoi miracoli che di te stesso. Ma Maddalena non cerca che te, non cerca che il miracolo del tuo amore; tu rendi essa stessa un miracolo d'amore sulla terra, e ora vuoi che sia la prima a vederti immortale e glorioso. I discepoli e gli apostoli ti hanno seguito fedelmente; ma sono stati chiamati, e chiamati senza che pensassero a te. Costei invece ti cerca, ti segue senza essere da te chiamata con alcuna parola che l'attragga e si rivolga a lei, come è accaduto agli altri; anzi, sta ai tuoi piedi, e non sembra che tu la conosca e la guardi, né che tu pensi a lei, tanto è segreto il potere che l'attira e la lega a te. E ora tu vuoi che sia la prima a sentire la tua voce, ad ascoltare le parole della tua santa bocca, e a ricevere l'incarico così onorevole di annunciare per prima la tua gloria ai tuoi apostoli. È così, o Re di gloria, che sulla terra e nel cielo tu vuoi onorare colei che ti ha tanto amato, e che si è prostrata ai tuoi piedi per adorarti.

Maddalena vede Gesù. Ma un amore cosi grande non può più tollerare indugi. Dopo quelle due frasi egli si manifesta, rivela la sua gloria, le apre gli occhi ed essa vede vivo colui che cerca morto, ed è rapita di gioia, d'amore e di luce alla presenza di Gesù, alla presenza di quel sole vivente. Così, la prima opera di Gesù nella sua gloria è un nuovo stato di grazia in Maddalena, è una vita nuova in quell'anima allo sguardo di Gesù. Egli è risorto, e produce anche come una risurrezione di stato di vita e d'amore in lei.

Sii benedetto, o Gesù, per avere in tal modo asciugato le sue lacrime e convertito in gaudio il suo dolore, e per aver usato il dolce nome di Maria, il solo nome di Maria per tale opera d'amore e di luce. Tu hai adoperato la tua presenza, la tua voce e le tue parole dicendole: Donna, perché piangi? Chi stai cercando? Ma senza effetto; poiché, malgrado tutto ciò, essa non riconosce colui che cerca, colui che è presente dinanzi a lei e che le rivolge quelle dolci parole. Ma ecco che tu pronunci il dolce nome di Maria, il solo nome di Maria, e i suoi occhi si aprono, come quelli dei due discepoli di Emmaus alla misteriosa frazione del pane. Quel nome aveva troppo legame con Gesù nella persona della sua santa Madre, e anche nella persona di quella santa discepola, perché non unisse subito due cuori e due menti così vicine e così disposte all'amore santo e vicendevole. Conviene a Maddalena portare il dolce nome di Maria; e il Dio di benedizione, il quale benedice tutto nei suoi santi, vuol benedire quel nome santo e venerabile e vuole usarlo per la prima opera della sua vita risuscitata, e dare per suo mezzo la prima conoscenza della sua vita nuova e della sua gloria.

Maddalena, apostolo degli Apostoli. E la prima commissione che tu dai e - se così mi è permesso esprimermela prima bolla e patente che hai emessa nel tuo stato di gloria e di potenza, è affidata a lei, facendola apostolo, ma apostolo di vita, di gloria e d'amore; e apostolo verso gli apostoli. Già da qualche tempo tu li hai fatti apostoli, o Signore, ma durante la tua vita mortale; li hai fatti in numero di dodici e li hai fatti tuoi apostoli, ma verso il mondo, perché annunciassero a esso la tua croce e la tua morte; qui fai di Maddalena il tuo apostolo nel tuo stato di gloria, e in quel nuovo stato soltanto di essa fai un apostolo, e l'apostolo soltanto della tua vita, della tua potenza e della tua gloria. E ne fai un apostolo non verso il mondo, ma verso gli stessi apostoli del mondo e verso i pastori universali della tua Chiesa, tanto ti compiaci di rivelare l'onore e l'amore di quell'anima.

Rivolgiamoci dunque a colei che il Signore ha tanto amata e onorata. Chiediamole con una fervida preghiera di rivelarci i segreti dell'amore divino.

Preghiera a santa Maddalena.

Fa', o Maddalena, che per te noi abbiamo accesso a Gesù e al suo amore! Che sul tuo esempio cancelliamo le nostre colpe, laviamo le nostre macchie con le lacrime! Che io riceva al pari di te un'indulgenza plenaria dalle sue labbra, e possa udire quello che tu hai udito: Ti sono rimessi i tuoi peccati. Che egli mi tormenti con il suo amore, come ha tormentato te, e mi dica un giorno quelle dolci parole: Tu hai molto amato.

Che io sia amante della solitudine, fugga le cure e i divertimenti umani, e scelga al pari di te la parte migliore. Che mi separi da ogni cosa, e da me stesso più che da tutto, per essere tutto suo, imitando la tua solitudine, il tuo oblio di te stessa, le tue divine elevazioni.

Che io sia atto ad ascoltare la voce di Gesù e le sue ispirazioni.

Che lo spirito di errore e di illusione non si avvicini a me, così come gli spiriti cattivi non hanno osato avvicinarsi a te, dal momento che ti sei avvicinata a Gesù, costretti ad allontanarsi e a rendere così omaggio alla presenza, alla potenza, alla santità dello spirito di Gesù che risiedeva in te.

Che io partecipi a quella purezza di cuore e di mente, purezza incomparabile che tu hai ricevuta dal Figlio di Dio, stando ai suoi piedi; purezza non umana, non angelica, ma divina ed emanata pure dall'Uomo-Dio in onore della sua umanità vivente nella purezza, nella santità, nella divinità dell'Essere increato. Che noi siamo fedeli e costanti nell'amore di lui, inseparabili da lui, così come nulla ha potuto distogliere nemmeno un poco te da lui, né la sua croce né la sua morte, né il furore dei Giudei né quello dei demoni; poiché, se essi hanno potuto separare l'anima di Gesù dal corpo prezioso, non hanno potuto separare l'anima di Maddalena dal suo corpo, dall'anima e dalla mente di Gesù; ed essa è sempre unita a lui, sia vivo e sofferente sulla croce, sia morto e sepolto nella tomba. Solo il cielo ti rapisce Gesù, e la potenza dell'Eterno Padre che attrae il suo Figliolo a sé e alla sua gloria; ma nel rapirtelo, te lo dona in un modo segreto, e te lo restituisce per sempre nella pienezza e nello splendore della gloria.

O umile penitente, o anima solitaria, o divina amante e amata di Gesù, fa', con le tue preghiere e con la tua potenza nel suo amore, che io pure sia ferito da quell'amore; che il mio cuore riposi solo sul suo cuore; che la mia mente viva solo nella sua mente, e che noi siamo tutti suoi, liberi e prigionieri insieme; liberi nella sua grazia, e prigionieri nel trionfo del suo amore e della sua gloria.

Fa' che l'amiamo, lo serviamo, lo seguiamo, lo adoriamo con tutte le nostre forze, e che affine siamo con te e con lui per sempre.

Dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico, II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959

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