Bouquet spirituale:
13 novembre
Nacque in Cremona: suo padre, mercante di professione, lo allevò nel santo timor di Dio, lo applicò alla sua stessa professione e gli diede in moglie una giovane sua pari.
Omobono che da giovane era di tanta modestia, probità e pietà da attirare a sè gli occhi e la stima di tutta Cremona, morto il padre risolse darsi tutto a Dio. Distribuiva ai poveri abbondanti limosine, visitava i malati, e sopportava su ciò i rimproveri della moglie che paurosa di povertà cercava opporsegli. Iddio però, col rendergli una volta il pane ed un'altra il vino da lui distribuito ai poveri, dimostrò quanto se ne compiaceva.
Egli continuò nel modesto esercizio della sua virtù, finchè un giorno nella chiesa di Sant'Egidio da lui frequentata, prostratosi a terra colle braccia aperte a guisa di croce rese placidamente il suo ultimo respiro al Signore, nel 1197: morte deplorata in modo speciale da qualunque genere di bisognosi che perdevano in lui improvvisamente il loro più valido sostegno e il più generoso soccorritore. Cremona lo elesse per suo patrono.
Riflessione. Le professioni industriali non impediscono la pratica delle più splendide virtù della fede e del cuore. Questa felice unione di opere manuali e di cuore dirette al santo servizio divino, santifica al paro delle più nobili azioni.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879