Sant' Eulalia di Barcellona
Vergine e martire
(† 303)

Eulalia cresciuta nell'amore celeste e nelle più elette virtù, già consacrata a Dio con voto di verginità ardeva di patire e morire per lui.

Trilustre, lascia in Barcellona il tetto paterno e recatasi a Daciano gli rimprovera le sue crudeltà e dichiara d'essere cristiana. Irritato il presidente a tanta franchezza, e fatala trarre in ceppi, comanda che sia crudelmente percossa; ma per nulla intimorita Eulalia, anzi gioiosa continua a dichiararsi serva di Cristo; onde crescendo l'ira del tiranno vien tratta sull’eculeo e sottoposta alle più penose torture; ma fra esse donzella ripetea: «Nulla sono per me i vostri tormenti, giacché Dio mi conforta.»

Insano d'ira il preside la fe’ trarre svestita per la città, ma il Dio della purità, che dona le piume all' augelletto, le lane all'agnello, e riveste le aiuole di fiori, salvò l'innocenza della vergine involando miracolosamente agli sguardi profani quelle membra pudiche. Crocifissa finalmente e decollata, cingeva Eulalia la corona del martirio nel IV secolo.

Riflessione. Quanto più lunghi e dolorosi sono i tormenti, con che il Signore prova i suoi eletti, tanto più bella è la corona di gloria di che essi rifulgono, e ci richiamano sempre al pensiero che noi non siam solo chiamati per credere Gesù, ma anche per soffrir tutto in amor suo.

Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879