Bouquet spirituale:
13 marzo
Nata a Costantinopoli, e orfana del padre a cinque anni fu condotta dalla madre, che vedova a ventidue anni avea rinunciato ad altre nozze, in Egitto, dove con essa visitò quei monasteri di vergini che edificavano colla pratica di tutte le virtù.
Fanciulletta ancor di sette anni si senti Eufrasia invitata ad abbracciare il loro genere di vita, e apertasi colla madre , la pia donna ne fu colma di gioa e condottala avanti all' abadessa con lei investigò, se era voce di Dio che la chiamava al ritiro; e ai piedi del crocefisso la giovinetta ripeteva: «Io fo voto di consacrarmi a Cristo per tutta la mia vita.»
Mortale la madre ricevette la vergine lettera dall'imperatore, che le ricordava la promessa di nozze, col figlio d'un senatore; ma essa, che andava ripetendo di non esser d'altrui fuorché di Dio, vi rispose con parole si franche e commoventi, che Teodosio in rileggerle non poté trattenere le lacrime. Fedele nell'osservanza della regola, ubbidiente a tutte le discipline, fra i digiuni e le vigilie, dopo aver tocca una eminente santità di vita, morì l'anno 412.
Riflessione. Io sono di Cristo e non posso darmi ad altri; questo deve ognuno rispondere quando si sente invitato a tradire le promesse fatte a Dio, e mercé della grazia escir così vincitore da ogni prova dietro l'esempio della santa verginella.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879