Bouquet spirituale:
19 aprile
Sant’ Elfegio nato da illustri genitori e assai cristianamente educato lasciò il mondo in molto giovine età ad onta delle istanze della madre.
Ritiratosi nell'abbazia di Bath visse sconosciuto al mondo esercitandosi nella penitenza, e in breve meritò la prima carica nel monastero.
Fatto vescovo di Winchester nel 984, le di lui virtù ebbero maggior lustro dall'episcopato: le sue elemosine erano si abbondanti, che non v'erano più mendichi nella sua diocesi. Dopo aver governato ventidue anni la chiesa di Winchester fu eletto suo malgrado arcivescovo di Cantorbery.
Ei passò giorni assai dolorosi durante le guerre suscitate dai Danesi; ma si mostrò sempre il padre del suo popolo esponendosi a tutti i pericoli per difenderlo dai duri maltrattamenti dei barbari, ch'ei tento di indurre a sentimenti di umanità e convertire alla fede minacciandoli dei castighi più terribili della divina giustizia: invano però giacché trasportati contro lui da inumano furore, dopo averlo tenuto in prigione più mesi lo lapidarono e gli tagliarono quindi il capo l'anno 1012.
Riflessione. Un buon pastore non abbandona mai il suo gregge framezzo ai pericoli, ma con lui li divide; se fa d'uopo si sacrifica per esso a imitazione di Colui che tutto sofferse alla salvezza del genere umano.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879