Sant’Eleuterio
Abate
(† 585)

Nell'abazia di San Marco presso Spoleto fu eletto a superiore Eleuterio, che fecesi ammirare per molta semplicità di cuore e ardente amore verso Iddio.

Recatosi in Roma nel monastero di San Andrea, fu dal Pontefice Gregorio I fatto avvertire di un rammarico, cioè di non poter digiunare in un sabato santo, atteso un estremo languore da cui era affetto. Eleuterio pregò caldamente il Signore ed il santo Pontefice poté soddisfare alla sua devozione.

Lasciato poi il nostro santo il governo di Spoleto, fece ritorno in Roma si recò di nuovo nel monastero di Sant’Andrea, ove visse caro a tutti, e morì nel 585 santamente e compianto per i grandi beneficii dei quali aveva arricchito il gregge affidato alla sollecitudine delle sue cure paterne. Il suo corpo fu portato a Spoleto; onorato dagli incensi; la sua festa ricorre ai 6 di settembre.

Riflessione. La semplicità del cuore e lo spirito di compunzione caratterizzano in modo speciale alcuni santi e ne fanno dei veri e forti campioni del Signore. Beati coloro che hanno l’invidiabile fortuna di essere accolti in questo numero glorioso.

Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879