Sant'Antimo
Vescovo e Martire
(† 303)

Tormentava la Chiesa sul principio del IV secolo la persecuzione di Diocleziano: le chiese venivano demolite, bruciati i libri santi, e buon numero di cristiani fatto oggetto delle calunnie erano sottomessi alla tortura. Tale persecuzione si estese per tutta la chiesa di Nicomedia, di cui era vescovo Sant’ Antimo.

Invitato più volte egli a sacrificare agli idoli e minacciato anche della morte, ricusò costantemente: piuttosto offrì la sua testa ad esser recisa, perché il suo esempio e il suo sangue inspirassero coraggio al suo gregge, e gli valessero l'assistenza del cielo in si duro cimento. Furono quindi carcerati i preti e i ministri della sua chiesa, tratti al supplizio con tutti i loro domestici; quali gettati nel fuoco delle cataste, quali scannati e decapitati, quali affogati nell'acque. Dieci anni duro questa persecuzione, che miete nella sola città di Nicomedia più migliaia di martiri.

Riflessione. Martiri venerandi della chiesa di Cristo! il vostro sangue ha fecondato il germe della vita, né più lo spirito delle tenebre ne assale furioso col ferro e col fuoco, ma qual serpe c' insidia colle frodi e colle lusinghe distruggendo i benefici effetti del vostro sacrificio: deh non venga meno in noi la memoria dei vostri esempi, sicché, se non del corpo possiam almen dirci martiri dello spirito.

Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879