Vite dei Santi
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Bouquet spirituale:

17 aprile

Sant'Aniceto
Sant'Aniceto

Sant'Aniceto
Papa e Martire
(† 166 circa)

I Martiri si sono dati convegno presso Gesù risorto, come aquile di cui parla il Vangelo, le quali si radunano là ove è l'oggetto dei loro desideri (Mt. 24, 28). Aniceto non è il solo Papa martire che dovremo festeggiare in questi giorni; anche altri presto reclameranno il nostro ossequio. Quanto a lui, le sue azioni sono poco note. Nella catena dei Papi è l undecimo anello dopo Pietro, ma la sua santità e il suo coraggio ne hanno resa immortale la memoria. Sappiamo da sant'Ireneo, che san Policarpo, verso l'anno 155, venne a Roma, da Smirne, per visitare Aniceto e conferire con lui. É restata anche qualche traccia dello zelo che dimostrò il santo Pontefice per difendere il suo gregge contro gli attacchi dei due eretici, Valentino e Marcione.

Sant'Aniceto sarebbe nato ad Emesa in Siria. Successe a San Pio I sulla cattedra di Pietro; si calcola comunemente che il suo Pontificato sia durato dell'anno 155 al 166. I pochi ragguagli che abbiamo sulla vita di Sant'Aniceto ci sono forniti dalla « Storia Ecclesiastica » di Eusebio (l, iv c. xi, xiv, xix; lv c. vi e xxiv). Vi leggiamo che San Policarpo venne a visitarlo per conferire con lui circa la data per la celebrazione della Pasqua, ed anche che ebbe la consolazione di convertire un gran numero di eretici gnostici. Ignoriamo quando e come morì: soltanto uno degli ultimi redattori del « Liber Pontificalis » crede di sapere che sia stato martirizzato. Non è conosciuto con certezza neppure il luogo della sepoltura: una sua reliquia si troverebbe, dicono, a Saint-Vulfan d'Abbeville.

Preghiera. Pontefice santo, ammesso già da tanti secoli nella gloria dì Cristo, di cui fosti Vicario e martire, noi oggi celebriamo la tua benedetta memoria con cuore i filiale. Veneriamo in te una delle gloriose ordinanze della casa di Dio; e se il tuo nome è giunto fino a noi senza essere accompagnato dalla relazione delle opere, per mezzo delle quali hai meritato la palma, noi sappiamo almeno che esso fu caro ai fedeli del tuo tempo. Certamente conservi in cielo lo zelo pastorale che ti animò sulla terra per la gloria del tuo Maestro; sii propizio, o Aniceto, alla Chiesa dei tempi nostri! Più di duecento Pontefici si sono succeduti dopo di te sulla cattedra di Pietro, ed il giudice dell ultimo giorno non è ancora ridisceso. Assisti il tuo successore, che è nostro Padre, e soccorri il tuo gregge nei pericoli inauditi che lo assediano. Tu hai governato la Chiesa mentre infuriava la tempesta: prega Gesù risorto affinchè si levi e calmi la burrasca; ma domandagli anche la costanza per noi. Innalza i nostri pensieri verso la patria celeste, afinchè, seguendo il tuo esempio, siamo sempre pronti ad obbedire al segnale divino. Noi siamo i figli dei martiri: la loro fede è la nostra, la nostra speranza deve essere comune.

Dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico, I. Avvento – Natale – Quaresima – Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959

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