Vite dei Santi
i nostri modelli e protettori

Bouquet spirituale:

13 luglio

Sant'Anacleto
Sant'Anacleto

Sant'Anacleto
Papa e Martire
(† 96)

Anacleto, nacque in Atene da famiglia assai onorata. San Pietro, ravvisò tosto in quel giovinetto buoni germi e s'industriò di farli fruttificare. Convertitolo da prima alla fede, lo aggregò al clero, ed elevatolo agli ordini sacri, lo unse sacerdote. La Provvidenza lo sortiva a correre la medesima sorte di Lino, Cleto e Clemente, onde spirato costui, Anacleto venne a voti unanimi eletto a pontefice. Infieriva allora accanita persecuzione contra i cristiani e da ogni parte sorgevano roghi, patiboli e ruote. Difficile riusciva il governare la scombattuta navicella di Pietro in così furibonda tempesta. Il santo pontefice però a tutto provvide, avvalorando la disciplina con istituzioni suggerite dallo spirito del proprio ministero.

Un merito speciale rende il nome d'Anacleto caro e memorabile a Roma. Egli pel primo, riconoscente al sommo pontefice per la conversione procuratagli, innalzò e costruì la memoria di Pietro sopra il sepolcro di lui, ch'è quanto a dire un piccolo monumento che inconcusso nei turbini delle persecuzioni e abbellito di secolo in secolo con nobil gara divenne alfine quella meraviglia di magnificenza e di perfezione dell'arte che supera, sto per dire, tanto le moli dell'antichità gentilesca, quanto la religione di Cristo sovrasta a quelle dagli uomini immaginate.

Furono dal medesimo pontefice assegnati e distinti dalla plebe alcuni luoghi per la sepoltura de' martiri, affinché fossero esposti alla venerazione dei fedeli; con che venne a segnare il luogo del suo mede simo sepolcro; giacché a lui pure era serbato di soggiacere a quella morte che in quei tempi sventurati potea dirsi la morte naturale del giusto. Dopo gravi patimenti e fatiche bene spese, coronò il Nostro il glorioso pontificato col martirio, il 13 luglio verso il principio del secolo secondo.

Riflessione. La vera gloria d'un cristiano consiste nel soffrire in compagnia di Gesù ogni genere di patimenti per amore della giustizia e della verità. Per non ismarrirci d'animo, teniamo scolpito nella mente e nel cuore il detto di san Paolo, che i patimenti di questa vita sono momentanei in paragone della gloria immensa che Iddio tien preparata in cielo per chi avrà sino alla fine della vita combattuto e patito per amor della giustizia.

Michele Sartorio, Il Piccolo Leggendario, Ovvero Vite de’ Santi per ciascun giorno del mese, Milano e Venezia, dell’editore Paolo Ripamonti Carpano, 1847.

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