Sant' Alessandro di Alessandria
Patriarca
(250-326)

Sant’Alessandro che divenne Patriarca d’Alessandria nel 313 fu uomo di vita irreprensibile, di dottrina veramente apostolica, pieno di zelo, di fervore e di carità pei poverelli. Egli era il buon pastore ad imitazione del supremo Pastore Gesù Cristo che conosce le sue pecorelle ad una ad una, è da loro conosciuto, e le conduce ai pascoli salutari. Sopravvenne il lupo; e perché non era mercenario, non abbandonò il suo gregge, che anzi ammirabile fu la sua fermezza nel difendere la Chiesa dalle empie dottrine di Ario, contro cui ottenne dall'imperatore Costantino di radunare nel 325 un Concilio in Nicea, dove furono condannate le dottrine di Ario, che venne esiliato.

Il santo Patriarca non sopravvisse lungo tempo alla vittoria riportata sull’arianismo, poiché mori nel seno della sua Chiesa nel 326, dopo aver stabilito suo successore Sant’Atanasio, che era stato nel Concilio il più terribile flagello degli Ariani.

Riflessione. L’orgoglio e la tenacità fanno l’uomo cieco ed incredulo, l'umiltà all'incontro, la diffidenza di sé stesso e lo zelo delle anime lo rendono vero discepolo di Cristo.

Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879