Bouquet spirituale:
3 maggio
Dopo avere esaltato il trionfo della Croce, la Chiesa commemora il quinto successore di San Pietro: Alessandro, il cui Pontificato, al principio del secondo secolo, durò dieci anni. Troviamo il suo nome nel Canone della Messa e gli antichi martirologi ci dicono che egli morì martire nell’anno 119.
Il Breviario ci ricorda che aggiunse al Canone della Messa le parole «Qui pridie quam pateretur».
Gli è anche attribuita una istituzione cara alla pietà cattolica: quella della benedizione dell’acqua per l’uso ordinario, all’infuori del battesimo. Il fedele rinnoverà dunque oggi la sua fede verso questo potente elemento di benedizione che l’eresia e l’empietà hanno così spesso bestemmiato, ed il cui devoto uso serve a distinguere i figli della Chiesa da quelli che non lo sono. L’acqua, strumento della nostra rigenerazione, il sale simbolico d’immortalità, si uniscono, mediante la benedizione della Chiesa, per formare quel Sacramentale verso cui la nostra fiducia non saprebbe mai essere troppo grande.
La virtù dei Sacramentali, come quella dei Sacramenti, procede dal Sangue della Redenzione, i cui meriti sono applicati ad alcuni oggetti fisici per mezzo dell’azione del sacerdozio della nuova legge. L’indifferenza verso questi mezzi secondari di salvezza sarebbe tanto colpevole quanto imprudente; e nondimeno, in quest’epoca di affievolimento della fede, nulla è più comune di tale indifferenza. Vi sono cattolici per i quali l’acqua benedetta è come se non esistesse; non riflettono mai sull’uso continuo che ne fa la Chiesa, e si privano così della letizia del cuore, del soccorso che Dio ha degnato mettere alla loro portata, per fortificarne la debolezza e purificarne le anime. Si degni, il santo Pontefice Alessandro di rianimare la loro fede e rendere a questi cristiani degenerati la stima delle cose soprannaturali, che la bontà di Dio aveva prodigato a loro intenzione!
Dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico, Il Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959