Bouquet spirituale:
1 marzo
Sant’Albino nacque nella bassa Bretagna da famiglia nobile sulla fine del V secolo. Fin dai primi anni ei non pensò che a staccare il suo cuore dalle cose di quaggiù per consacrare a Dio ogni suo affetto, e fu per ciò che si ritirò in un monastero presso ad Angers, dove pregando e meditando visse modello d'ogni virtù, ed in ispecie d'obbedienza verso il suo superiore, in cui riconosceva la persona di Dio.
Eletto abate del monastero, dopo cinque lustri in cui diè sicura prova della sua santità di vita fu eletto vescovo di Angers. Ma il nuovo grado non variò la sua esemplare condotta: umile e dolce con tutti, esatto nel disimpegno dei doveri del suo ministero studiava i bisogni del suo gregge per provvedervi: la sua carità lo traeva fra mezzo ai poverelli, a cui era liberale di conforti e di aiuti; e i prodigiosi miracoli che egli operava gli accrescevano l'amore e la venerazione di tutti. Dopo venti anni di episcopato mori l'anno 550.
Riflessione. L'umiltà è la prima maestra d'ogni altra virtù: da lei s'apprende ad ubbidire, da lei a comandare, e più che agli occhi degli uomini ci rende cari a quelli di Cristo che sempre visse in umiltà. Prova sicura di umiltà è la volonterosa sommissione ai legittimi superiori.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879