Vite dei Santi
i nostri modelli e protettori

Bouquet spirituale:

26 agosto

San Zefirino
San Zefirino

San Zefirino
Papa e Martire
(† 217)

Pontificato di Zefirino. Zefirino, quattordicesimo successore di san Pietro, eletto nel 198 e morto nel 217, visse nel pontificato più di tutti i suoi predecessori all’infuori di Pietro.

Il suo fu un pontificato importante e lo possiamo affermare basandoci sulle notizie che ci sono pervenute.

Un avversario lo presenta come poco istruito e senza personalità, ma noi sappiamo che, affiancato dal diacono Callisto, poi suo successore, difese l’unità della Trinità e lasciò un’opera, scritta contro gli eretici dei suoi tempi. Regolò parecchi particolari del culto liturgico, ingrandì il cimitero detto poi di Callisto, nel quale dopo di lui furono sepolti i papi.

La sua morte fu serena, ma la sua vita conobbe le persecuzioni della Chiesa ed ebbe il titolo di martire, perché fu nel suo tempo modello e testimonio del Cristo.La sua morte fu serena, ma la sua vita conobbe le persecuzioni della Chiesa ed ebbe il titolo di martire, perché fu nel suo tempo modello e testimonio del Cristo.

Lode.

Successore di Vittore primo, il Pontefice della Pasqua, anche tu fosti divorato dallo zelo per la casa di Dio (Gv. 2, 17), intento a mantenere, sviluppandole continuamente, la regolarità, la dignità e lo splendore del culto divino in terra. In cielo la corte dei vincitori della morte si arricchì, durante il tuo pontificato, delle più nobili conquiste, gli Irenei, le Perpetue, e i martiri senza numero ai quali la persecuzione di Settimio Severo assicurò il trionfo. Nelle insidie pericolose, la verità ebbe in te il guardiano divinamente assistito promesso dal Signore alla sua Chiesa (Le. 22, 32). La tua fedeltà fu premiata con nuovi progressi della Sposa del Figlio di Dio a te affidata e con l’affermarsi definitivo di essa in un mondo che deve tutto quanto conquistare allo Sposo. Ritroveremo un ricordo di te in ottobre, perché unito a quello di Callisto, ora tuo diacono, e allora, a sua volta, vicario dell’Uomo-Dio. Ci benedici ora, come padre, perché Pietro conosca sempre in noi i suoi figli.

Dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico, II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959