Vite dei Santi
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Bouquet spirituale:

11 agosto

San Tiburzio
San Tiburzio

San Tiburzio
e Santa Susanna
Martiri
(† 286)

La ricompensa del martirio. Nel suo discorso sulla festa di San Lorenzo (Discorso 303), San Agostino fa osservare che «non è solo ai martiri che sono promesse le celesti ricompense, ma a tutti coloro che seguono Cristo con piena fede e carità perfetta. La Verità stessa promette gli onori dei martiri quando dice: Nessuno lascia la sua casa, il suo campo, e il resto, senza ricevere il centuplo in questa vita; e nel secolo futuro, possederà la vita eterna (Mt. 19, 20).

«Nulla vi è di più glorioso per l’uomo che vendere tutto quello che ha per possedere Cristo; offrire a Dio ciò che Dio gradisce maggiormente, la virtù d’un’anima incorruttibile, le lodi pure della de devozione; scortare Cristo quand’egli verrà a far vendetta dei suoi nemici; sedere ai suoi lati, quando si assidera sul suo tribunale… Ecco ciò che bisogna abbracciare con lo spirito e il pensiero, meditare il giorno e la notte. La persecuzione trovi in questo stato il soldato di Dio: una virtù così ben disposta al combattimento sarà invincibile. Siamo chiamati prima dell’ora del combattimento? La fede disposta al martirio riceve immediatamente la sua ricompensa dalla giustizia di Dio. Alla lotta durante la persecuzione, alla costanza in tempo di pace, è riservata la corona».

San Tiburzio. «Quando la spada del persecutore trafiggeva il seno della Madre Chiesa, questo nobile martire, disprezzando gli ordini del principe temporale, seguì, felice. Cristo nel regno celeste. È questo che ti ha meritato gli onori della sacra liturgia e una lode imperitura». Questa è l’iscrizione che il Papa S. Damaso fece incidere sulla tomba di san Tiburzio nel cimitero «ad duos lauros» in cui era stato deposto dopo il suo martirio. Nel vii secolo venne costruita in questo luogo una basilica, che, restaurata sotto Adriano I (772-795), è ancora in piedi. Gli atti di S. Tiburzio ci riferiscono che sotto Diocleziano egli fu costretto a camminare sui carboni ardenti ma che continuò lo stesso a confessare generosamente la sua fede e fu condannato a morire di spada.

Santa Susanna
Santa Susanna
Santa Susanna. Benché non abbia sofferto contemporaneamente a San Tiburzio, santa Susanna gli è unita nella Liturgia di questo giorno, che è senza dubbio l’anniversario del suo martirio. Ella sarebbe stata vittima della persecuzione di Diocleziano e sarebbe perita di spada nella propria dimora. Ma gli Atti che ci danno questi dettagli sono di un’età alquanto tardiva e di un’autenticità piuttosto dubbia. Sappiamo soltanto che il suo corpo riposava nel 595 nel titolo (o chiesa) di Gaio, che era diventato il titolo di Susanna. Più tardi questa chiesa fu restaurata e abbellita dalla munificenza di Papa Leone III e dall’Imperatore Carlomagno.

Preghiera.

«Fa’, o Signore, che i tuoi santi Martiri Tiburzio e Susanna ci circondino con la loro costante protezione: poiché tu non hai cessato di guardare con benevolenza coloro ai quali hai accordato di beneficiare di tali appoggi».

Dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico, II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959

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