San Teodosio
Abate, Cenobiarca
(423-529)

San Teodosio nacque in una terra della Cappadocia da genitori virtuosi , che di buon'ora ne formarono il cuore alla pietà, sicchè l'animo del giovinetto non gustava che le delizie di Dio.

Fatto Sacerdote visitò i luoghi santi, e ispiratosi cosi meglio all'amor divino si ritrasse fra i cenobiti, indi si nascose in una grotta sulla cima d'una montagna deserta.

La sua virtù gli chiamo intorno alcune persone vogliose di servir Dio nella solitudine. Onde ei pensò ad alzare un monastero in quel deserto, dove la sua carità accoglieva quanti venivano a cercarvi la pace del cuore o un sollievo alle loro miserie.

Il Vescovo di Gerusalemme mosso da tanta luce di santità lo stabilì capo di tutti i monaci della Palestina, onde gli viene il nome di Cenobiarca. Saldo in mantener la fede cattolica contro l'eresia non si lasciò vincere nè da preghiere, ne da minaccie, e dopo aver sofferto l'esilio sotto l'Imperatore Anastasio, mori nel suo monastero di lunga e acerba malattia, in età di centocinque anni, nel 529.

Riflessione. L'amore alla solitudine è una necessità per quelli che, troppo facili a ricevere le cattive impressioni del mondo, ne bevono pei sensi il veleno, e non hanno forza di vincerne gli inganni; per loro è virtù il fuggire di mezzo ai pericoli e il cercare nel ritiro quello spirito di fervore senza cui l'opere son morte e non han pregio alcuno innanzi a Dio.

Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879