Bouquet spirituale:
9 novembre
Erasi applicato all'arte militare sotto gl'imperatori Diocleziano e Massimiano, ma professava devotamente la religione di Cristo. La virtuosa condotta de'Cristiani, che militavano sotto le romane insegne, era di continuo rimprovero ai soldati ed ufficiali pagani per la loro sregolatezza; laonde questi provocarono un editto che dava facoltà ai capitani di condannare a morte tutti i militi che persistessero ad essere cristiani.
Teodoro inorridito della strage che già ne seguiva, prese a chiamare empio pubblicamente tale decreto; di che avvisati gli ufficiali suoi, a sè chiamatolo, aspramente lo rimproverarono: ma egli protestossi ubbidiente al sovrano in tutte le cose giuste, e proclamo il mistero dell'Unità e Trinità di Dio, e sè pronto per questa fede a sostenere qualsiasi tormento e la morte. I giudici stupiti gli lasciano tempo a riflettere; ed egli se ne approfitta per di struggere un tempio dedicato ad idoli infami.
Mentre i pagani inferociti cercano l'autore di quella ruina, Teodoro si scopre loro da sè stesso: a furor di popolo è tratto dinanzi ai giudici ed gli si ride di loro promesse , gioisce in mezzo a vari tormenti e condannato al fuoco vi spira benedicendo Iddio: il suo corpo viene dai cristiani raccolto illeso.
Riflessione. Sosteniamo sempre le virtù della santa fede coll’intrepidezza, da veri soldati di Cristo.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879