Bouquet spirituale:
2 marzo
Nacque San Simplicio a Tivoli, e ancor giovinetto visse cosi innocente, che dopo esser stato l'ornamento del clero di Roma, succedette al Pontefice Ilario sulla cattedra di San Pietro. Senza dubbio Dio lo suscitò in tempi cosi turbinosi a consolare e difendere la sua Chiesa, a sostenere la fede troppo minacciata dai gravi assalti.
Le provincie dell'impero Occidentale erano in potere dei barbari, che le avevano tutte infette di idolatra superstizione e di errore. Roma stessa ne rimase vinta un istante quando Odoacre vi fu proclamato re; ma fra il dolore di tanta sciagura non venne meno lo zelo del Pontefice sempre intento a consolare il suo gregge, a farlo saldo nella fede, alla dolcezza aggiungendo la severità quando trattavasi di reprimere lo scisma e l’eresia.
Anche il tristo stato delle chiese d'Oriente, di Costantinopoli, d'Antiochia e d'Alessandria gli cagionò gravi cure per rendere loro la pace, sicché consumato da tante fatiche e dalle austerità praticate, mori dopo sedici anni di pontificato l'anno 483.
Riflessione. L'amore per Cristo e pei fratelli deve essere operoso, deve combattere e vincere tutto che si oppone alla legge del Signore, certo sempre che la vittoria sarà per colui che milita con Dio, e per la sua gloria.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879