Bouquet spirituale:
23 dicembre
Servolo era un mendicante nato paralitico; non potea star nè in piedi, nè portare la sua mano alla bocca.
Si misero stato unito ad estrema povertà non gli impedì nulla di meno di acquistarsi coi pochi frutti delle limosine, dei libri santi e specialmente la bibbia sacra. Egli se la faceva leggere non conoscendo gli elementi della lettura, ed ascoltava queste pagine con una meditazione che si sarebbe piuttosto chiamata estasi, rapimento. Il resto del tempo lo passava cantando le lodi al Signore ed eccitando altri a lodare là bontà di Dio.
Sentendo poi che i suoi mali s'andavano ogni giorno più aggravando e che la sua debolezza si rendeva ogni giorno più sensibile, pregò alcuni pellegrini che lo assistessero e gli leggessero per l'ultima volta i suoi libri divini. Ma egli d'un tratto interruppe questa lettura per dire: tacete, non sentite questa melodia divina? Assopitosi un istante, guardò il cielo e rimase in quell'atto immobile per sempre, l'anno 590.
Riflessione. Quanto più noi esaminiamo la vita di questi privilegiati seguaci di Cristo, tanto più conosciamo l'altissimo merito loro.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879