Bouquet spirituale:
8 dicembre
San Romarico chiamato anche San Remiro era un principe di sangue reale. Fu allevato alla corte in cui raggiunse le cariche più elevate, ma non dimenticò mai l'esercizio delle virtù cristiane. Si lego quindi in stretta amicizia con Sant'Arnoldo che era vescovo di Metz.
Il suo attaccamento al re Teodoberto gli fruttò l'esilio, e il sequestro di tutti i suoi beni. Allora decise di non voler più avere relazioni col mondo; vendette tutto il suo, dopo che gli venne di nuovo restituito, e con esso edificò un monastero d'uomini ed uno di donne, nel primo dei quali entrò anch'egli a passare un'oscura vita tutta penitente.
Non potè a meno di non assumere il governo di quell'abbazia, che egli tenne in sue mani per ventisei anni spiccando sopratutto per umiltà, carità e dolcezza. Il suo esempio era d'incitamento a tutti i suoi compagni, che lo piansero amaramente quand'egli mori nel 653.
Riflessione. Alcuni uomini gustano delle cose umane; ma disingannati una volta, si volgono a gustar invece le sempre nuove voluttà del Signore.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879