Bouquet spirituale:
15 aprile
In Costanza, da una delle principali famiglie nacque il beato Pietro. Suo zio, vescovo della città, si tolse il pensiero di educarlo. Presto l'avviò allo stato ecclesiastico, e fattosi vacante il posto di decano nella cattedrale, glielo conferì. Ma il tenore di vita di Pietro era affatto contrario alla santità che richiede la dignità sacerdotale. Amava il lusso, la vanità, il conversare.
Iddio però gli aprì gli occhi dell' intelletto e lo trasse dall' abisso. Cavalcando Pietro un giorno, come usava, per città con pompa, gli cadde sotto il cavallo, onde si trovò rovescione in un padule tra le risa del popolaccio che lo accompagnò con fischiate. Allora mosso dalla grazia divina riconobbe in codesto caso un' efficace chiamata del Signore, che gli mostrava quanto poco si richieda per diventare il ludibrio di quel mondo in che egli pareva riporre ogni fiducia.
Seguendo adunque gl'impulsi dello Spirito Santo lo abbandonò, e vestito l'abito di san Domenico corresse i giovanili delirii con vita esemplare, e interamente consacrata alla mortificazione e all' esercizio delle cristiane virtù, traendo così col, proprio esempio a ravvedimento innumerevole schiera di ostinatissimi peccatori. Resistè a una pericolosa donna che tentava di sedurlo, nè solo ne trionfò, ma steso sopra accesi tizzoni atterrì l'audace in modo che la rea femmina detestò a terra prostrata il proprio fallo. Indi la ridusse a pentimento insieme cogl' istigatori del reo attentato.
L'anno 1250 volò Pietro a ricevere il premio delle fatiche sostenute. Il suo nome è divenuto celebre sul mare, invocandolo i naviganti allorchè si trovano sopraffatti da tempesta sotto il nome di sant' Elmo.
Riflessione. L'umiliazione suol essere il modo più commune ed efficace che Iddio adopera verso coloro che nella eterna sua predestinazione ha eletti, per ritrarli dalla via del vizio e per santificarli. Profittiamo noi pure di coteste lezioni, nè ci lasciamo gonfiare il cuore dalle lodi e dagli applausi del cieco mondo, presso il quale, come c'insegna il Salvatore in san Luca, spesso apparisce grande e degno di lode chi è abbominevole avanti a Dio.
Michele Sartorio, Il piccolo leggendario ovvero vite de' Santi, Milano, Paolo Ripamonti Carpano, editore, 1847