San Marciano de Ciro
Anacoreta
(† 387)

È celebre questo rigoroso Anacoreta, nato in Ciro, città asiatica, ed uscito da famiglia patrizia. Egli fu allevato alla corte, ma poi trattosi nel deserto di Calcide, si chiuse in una celletta.

Ad onta delle sue precauzioni per essere ignoto, pure la santità lo fece scoprire, e da ultimo acconsenti di ricevere due discepoli, Eusebio e Agapito, i quali si stanziarono in cellette poco lungi dalla sua. E là come morti al mondo attendevano sotto la direzione di Marciano e colla scorta de' suoi esempi, alla loro spirituale perfezione e vissero in un'austerità, della quale non abbiamo esempio se non nei primi secoli del l'era cristiana, quando il resto del mondo era maggiormente ravvolto nelle miserie delle seduzioni.

Quindi a poco a poco si andò formando un monastero. Cinque vescovi dell'Assiria andarono un giorno a visitarlo, col disegno di ordinarlo prete; ma non poterono vincere la sua umiltà.

Mori circa l'anno dell'era nostra 387; la sua festa l'assegnano al 2 di novembre.

Riflessione. Son prodigi da collocarsi fra il miracoli più splendidi, gli atti di umiltà coi quali si rifiutano sinceramente gli onori di questa terra.

Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879