Vite dei Santi
i nostri modelli e protettori

Bouquet spirituale:

23 settembre

San Lino
San Lino

San Lino
Papa e Martire
(† 67)

Un’oscurità misteriosa avvolge la figura dei primi Vicari dell’Uomo-Dió e si sottraggono così ai nostri occhi i primi strati di un monumento fatto per sfidare il tempo. Aver governato la Chiesa eterna è per loro gloria sufficiente e basta per giustificare in noi fiducia e gratitudine. La festa di oggi la reclama il cuore della Sposa ed è testimonianza della sua venerazione per l’umile e dolce Pontefice, che scese per primo a raggiungere Pietro nelle cripte Vaticane.

Vita. Il Liber Pontificalis ci dice che san Lino era toscano di origine e che fu Papa sotto Nerone, dopo la morte di san Pietro. Restò sul trono pontificio dal 56 al 67, morì martire e fu sepolto in Vaticano.

Gli scavi, fatti al Vaticano sotto Urbano VIII nel secolo XVII, hanno portato alla scoperta di un sarcofago sul quale si poteva leggere Linus, ma affermare che sia il sarcofago del secondo Papa sarebbe cosa arrischiata. In mancanza di documenti più sicuri sulla vita di San Lino, l’essere stato scelto per succedere a san Pietro, durante la terribile persecuzione di Nerone, ci assicura abbastanza della sua santità eminente e giustifica il titolo di martire con cui è onorato (Card. Schuster). Avvertiamo soltanto che gli storici attuali collocano il suo pontificato tra il 67 c il 79 e cioè più tardi che non lo collochi il Liber Pontificalis.

Autorità di Cristo nel Papa. Il Signore investì Simone, figlio di Giovanni, del Pontificato supremo, personalmente e davanti a tutti. Anche tu, Pontefice beato, hai ricevuto da Gesù, sebbene invisibilmente, le chiavi del regno dei cieli. Comincia con te il regno della fede pura in cui la Chiesa, senza più ascoltare l’Uomo Dio dire a Pietro: Pasci le mie pecore, si piega tuttavia davanti al permanere della sua autorità nell’uomo debitamente designato come rappresentante dello Sposo. Fa’ che le ombre di quaggiù non rendano mai incerta la nostra obbedienza, fa, che nell’eternità meritiamo di contemplare con te nella luce il Capo divino.

Dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico, II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959

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