San Leonardo
Anacoreta,
patrono dei prigionieri
(1538-1583)

Questo romito del Limosino, città di Francia, dipartimento dell'alta Vienna, era già un gentiluomo francese in grand'onore nella corte di Cleodoro V.

Convertito al cristianesimo da San Remigio, non si contentò di essere un cristiano di virtù comune, ma rinunziò al mondo, e fu fedele imitatore del suo maestro.

Esercitandosi nelle austerità della penitenza e cibandosi di sole erbe e frutti selvatici dimorava nella foresta di Pauvain. Poscia desideroso di far parte ad altri di quei lumi e di quelle grazie, di cui egli era favorito da Dio, si diede ad istruire i popoli di quel vicinato che già edificava colla santa sua vita.

Il re di Francia, compreso da somma venerazione per questo santo, gli fece dono di una gran parte della foresta ove egli viveva coi suoi discepoli.

San Leonardo mori il giorno 6 novembre dell'anno 559. La maggior parte delle gloriose reliquie di questo Santo sono nella chiesa di San Leonardo in Noblac.

Riflessione. La semplicità dell'uomo dabbene è un gran contrasto colla fatuità delle umane ambizioni, eppure queste vane ambizioni tante volte portano un solenne trionfo sulla sincerità del cuore e sulla verità della fede e riescono in tal modo di traviamento dalla gloria del cielo.

Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879