Bouquet spirituale:
28 luglio
San Vittore, nel secolo II, aveva affermato con diversi atti il primato romano. Con sant’Innocenzo I, vediamo che il primato è da lungo tempo una tradizione riconosciuta nella Chiesa, e il Papa lo ricorda autorevolmente ai vescovi che fossero tentati di sottrarvisi.
Questo Pontefice, oriundo di Albano, regnò dal 401 al 407 e la sua infaticabile sollecitudine si estese a tutta la Chiesa. Le sue decretali fanno legge in Spagna, nella Gallia, in Italia. Esige dai Vescovi di Costantinopoli, di Alessandria e di Antiochia la riabilitazione di san Giovanni Crisostomo deposto ingiustamente. Biasima il vescovo di Gerusalemme per la sua negligenza. Ratifica la condanna pronunciata dai vescovi dell’Africa contro i Pelagiani i quali negavano la necessità della grazia.
Il suo regno tuttavia fu rattristato dalla presa e dalla devastazione di Roma per opera dei barbari di Alarico, nel 410, mentre egli era assente dalla città. Ebbe a cuore di risollevare quest’ultima dalla sua rovina, e mostrò la sua carità nel soccorrere le vittime.
Sant’Innocenzo I è uno dei più grandi papi del secolo V.
Dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico, II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959