Bouquet spirituale:
10 gennaio
San Guglielmo nato dall'illustre famiglia dei Conti di Nevers crebbe educato da Pietro l'Eremita suo zio materno e Arcidiacono di Soissons, e da lui apprese il disprezzo dei beni fuggevoli del mondo, per darsi agli studi e alla preghiera, di cui ebbe il dono in grado eminente.
Entrato nel sacerdozio, fatto canonico di Soissons e di Parigi, ebbe agio di conoscere meglio il mondo e di sentirne tutto il disprezzo onde risoluto di allontanarsene si ritirò a Grandmont; quindi fra i religiosi cisterciensi, dove visse modello di monastica perfezione.
Morto l'Arcivescovo di Bourges, costretto ad assumere il difficile carico dell'episcopato, suo malgrado obbedi all'autorita della Santa Sede, ed ebbe cosi aperto un campo più vasto ad esercitare la sua carità verso i poverelli e i peccatori; zelante per la Religione, fu sollecito in propagarla, e fermo in mantenerne i diritti.
Ei mori santamente nell'anno 1209 e venne sepolto nella Cattedrale di Bourges.
Riflessione. La preghiera è il primo passo alla perfezione, la fonte d'ogni virtù. Essa rivela all'uomo i suoi doveri, gli purifica gli affetti del cuore; essa fa sante le anime e la corona di celesti bellezze, le fa ricche dei doni della grazia, sicchè per essa si è forti nella fiacchezza, ricchi nella povertà, ricolmi di gloria frammezzo agli obbrobri.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879