Bouquet spirituale:
18 aprile
Nacque San Galdino in Milano, e fatto prete fu quivi eletto arcidiacono. Era in quei tempi divisa la Chiesa da terribile scisma, chi riconoscendo pontefice Alessandro III, chi Vittore: il Barbarossa tenendo per costui, assediava Milano che s'era dichiarata per Alessandro, e che vinta al fine dalla fame gli apriva le porte e abbatteva ampiamente le mura perché il vincitore vi entrasse colle sue soldatesche a farne un cumulo di rovine. Moriva intanto l'arcivescovo di Milano Uberto, e Galdino, che s'era con lui accompagnato nella fuga, gli venne eletto successore.
Inquietava talora Federico l'Italia, onde il santo arcivescovo travestito da pellegrino recatosi a Milano vi fu ricevuto con solenni acclamazioni e con pompa accompagnato alla chiesa. Ei riunì gli avanzi del clero e del popolo, riparo le chiese rovinate, ristabilì la disciplina nella sua diocesi e estinse lo scisma in tutta Lombardia, riconducendo all'unità della Chiesa chi se n'era allontanato.
Sentendosi vicino a morte un'ultima volta volle parlare ai figli suoi, e appena ebbe terminato venne meno e poco dopo mori l'anno 1176.
Riflessione. Educhiamo il cuore a quella unità che ne affratella in un'unica speranza; per essa i santi soffrirono pericoli e angustie, noi pure saldo stringiam questo vincolo di unione, sicché tutti siamo una cosa sola con Cristo.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879