Vite dei Santi
i nostri modelli e protettori

Bouquet spirituale:

25 luglio

San Cristoforo
San Cristoforo

San Cristoforo
Martire
(† 251)

Il nome di Cristoforo significa portatore di Cristo. Esso ci fa ricordare che Cristo abita infatti per la fede nei nostri cuori (Efes. 3, 17). È noto il grazioso racconto che è legato al suo nome.

Come altri dovevano santificarsi più tardi sulla terra di Spagna, costruendo le strade e i ponti destinati a facilitare l’accesso alla tomba di san Giacomo ai pellegrini, Cristoforo, in Licia, si era votato per amore di Cristo a trasportare i passeggeri sulle sue forti spalle da una sponda all’altra di un pericoloso torrente. «Quanto avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me», dirà il Signore nel giorno del giudizio (Mt. 25, 40).

Orbene, una notte che, destato dalla voce d’un fanciullo che chiedeva di passare, Cristoforo si era accinto a compiere la sua abituale opera di carità, ecco che nel mezzo dei lutti che si agitano e diventano minacciosi, il gigante che nessun peso era mai riuscito a curvare, si piega sotto il fardello divenuto improvvisamente più pesante del mondo stesso: «Non stupire – dice il misterioso fanciullo – tu stai reggendo colui che regge il mondo!». E scomparve, benedicendo il suo portatore, che lascia pieno della sua forza divina.

Cristoforo sarebbe stato, sotto Decio, coronato del martirio. L’aiuto che i nostri avi sapevano ottenere da lui contro le tempeste, i demoni, la peste e i mali d’ogni genere, l’ha fatto annoverare fra i santi ausiliatori. Si compiva oggi in parecchi luoghi, sotto il comune auspicio di san Cristoforo e di san Giacomo, la benedizione delle mele.


Orazione

Concedi alla nostra preghiera, o Dio onnipotente, che noi, che celebriamo la nascita al cielo del beato Cristoforo Tuo Martire, siamo per la sua intercessione fortificati nell’amore del Tuo Nome.

Dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico, II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959.

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