Bouquet spirituale:
23 novembre
San Clemente è nato a Roma. Ricco, colto, ardente nella ricerca della verità, trovò nella religione cristiana la piena soddisfazione delle esigenze della sua ragione e delle aspirazioni della sua anima. Non solo divenne cristiano, ma aiutò gli Apostoli nella predicazione del Vangelo; e San Paolo, nell'epistola ai Filippesi, ricordando l'opera di Clemente, ci assicura che il suo nome è scritto nel Libro della Vita. Questo attaccamento di Clemente agli Apostoli, questo zelo che dimostrò per la fede, lo fece chiamare dai Padri uomo apostolico.
Fu elevato all'episcopato da San Pietro e sarebbe stato il suo terzo successore, intorno all'anno 91. Vide la caduta e la morte di Nerone, la presa e la rovina di Gerusalemme. Alla presenza dell'imperatore Vespasiano, Clemente fu portato davanti al tribunale del prefetto, che si meravigliò della saggezza delle sue risposte; ma la volontà dell'imperatore era chiara: "Che Clemente sacrifichi agli dei o sia esiliato nel Chersonese!". Quanto fu felice il santo esiliato di trovare duemila cristiani in quel paese lontano! La consolazione di questi cristiani fu inesprimibile: "Dio", disse l'umile Pontefice, "mi ha fatto una grazia di cui non ero degno, mandandomi in mezzo a voi per condividere le vostre corone".
I generosi confessori della fede, nel mezzo del loro duro lavoro, erano spesso privati dell'acqua e dovevano andare a prenderla a grande distanza. Pieno di fiducia in Dio, Clemente disse ai cristiani: "Preghiamo il Signore, che ha fatto scaturire l'acqua da una roccia nel deserto; Egli ci aiuterà". Cominciò quindi a pregare e subito, guardando in alto, vide sulla collina un agnello bianco come la neve, che con il piede destro indicava una sorgente di acqua viva che sgorgava all'improvviso. Da quel giorno i martiri ebbero acqua in abbondanza. La notizia di questo miracolo fece grande impressione su tutto il Paese, si moltiplicarono le conversioni, si costruirono chiese e pochi anni dopo il paganesimo fu completamente distrutto.
San Clemente ci ha lasciato nelle sue lettere il quadro più affascinante delle sue missioni apostoliche. Solo sotto Traiano, dopo più di vent'anni di esilio, il santo Papa, divenuto molto sospetto per il suo zelo e il suo successo, fu gettato in mare con un'ancora al collo. I cristiani pregavano sulla spiaggia. Il mare si ritirò, inaudito, di una lega e mezza e il corpo del martire apparve scoperto in una cappella di marmo costruita dagli angeli. I marinai presero San Clemente come patrono.
Tradotto dal francese: Abbé Léon Jaud, Vie des Saints pour tous les jours de l'année, Tours, Mame, 1950
Riflessione. Preghiamo Dio per tutti coloro che sono superbi affinchè sia moderata la loro ambizione.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879