Bouquet spirituale:
6 aprile
Successe San Celestino nella cattedra di Pietro a San Bonifacio, e cominciò il suo pontificato dal terminare lo scandalo di Ario, che condannato dal suo vescovo in Africa per enormi delitti errasi appellato a Roma. Ribatté coraggiosamente l'eresia di Nestorio segregandolo dalla comunione e sostenendo contro di lui il clero ed il popolo di Costantinopoli per cui raduno un concilio nel 430 e un altro l'anno appresso in Efeso, a cui presiedette in nome suo San Cirillo Alessandrino.
Alcuni sacerdoti delle Gallie avendo censurato le dottrine di Sant’ Agostino, ei scrisse ai vescovi di quel paese una lettera, in cui le difese con molto zelo; cacciò dall'Italia i Pelagiani, tolse ai Novaziani le chiese da loro possedute in Roma, e represse l’eresia dei semi pelagiani.
Dopo aver dato saggie norme per il mantenimento dell'ecclesiastica disciplina, e dopo aver spediti molti apostoli nelle terre ancora infedeli, passò a godere in cielo la ricompensa del suo zelo l'anno 432.
Riflessione. Fare agli altri quanto vorremmo fatto a noi stessi, ecco la legge di tutti i luoghi e di tutti i tempi, la legge immutabile dell'avvenire e del passato. Ma quanti l'hanno sul labbro e non nel cuore, la predicano a parole, e la rinnegane cogli atti! Ah temino costoro non venga loro detto da Cristo: «lo non vi conosco, via coi falsi profeti.»
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879