Bouquet spirituale:
3 febbraio
Nacque San Biagio in Sebaste da nobili genitori. Datosi allo studio della filosofia e della medicina fu per la purità de' suoi costumi e per la sua insigne pietà eletto vescovo in patria dal voto del clero e del popolo, che trovò sempre in lui un tenero padre e pastore.
Infieriva la persecuzione di Lucinio, ed egli ritiratosi in una caverna viveva in preghiere e digiuni operando gran quantità di prodigi: ma scoperto da alcuni soldati, il preside Agricola lo fece trarre di là, per indurlo a sacrificare agli idoli, ch'ei chiamava col nome di Dei; ma il Santo alto rispondeva: «Non v'è che un sol Dio immortale, onnipotente, eterno e questi è que gli ch'io adoro.»
Gli ultimi suoi istanti di vita furono insigni per grandi miracoli, fra i quali quello della guarigione di un fanciullo, cui s'era fitta una spina nella gola, onde ne venne la pia. usanza di ricorrere al Santo per siffatti mali. Sdegnato il preside a tali prodigi lo fece flagellare, e legato ad un tronco lacerare nella persona con pettini di ferro, e infine decollare in Sebaste l'anno 316.
Riflessione. Viviamo sempre nella fede del giusto, confessiamo Cristo in faccia a tutti colla santità dell' opere, e invocando il nome del Signore beviamo al calice delle amarezze, se vogliamo in noi ricopiare l'esempio suo e de' suoi Santi.
Le Vite dei Santi per ciascun giorno dell’anno, Milano, Presso Carlo Barbini, editore, 1879