Beato Guido Maria Conforti
Vescovo de Parma e fondatore della
Pia Società di San Francesco Saverio
per le Missioni Estere (Saveriani)
(1865-1931)

«Volontà molta, salute poca»: si può sintetizzare così la vita del beato Guido Maria Conforti (1865-1931), vescovo di Parma e fondatore dei Saveriani.

A 17 anni, superate le difficoltà sollevate dal padre, bussa alla porta del seminario di Parma. Dopo un anno soffre di epilessia e sonnambulismo e solo il sostegno del rettore del seminario, don Andrea Ferrari, futuro arcivescovo di Milano e beato, gli consente di proseguire gli studi e diventare sacerdote.

A 28 anni è già vicario generale della diocesi, ma il suo sogno è la missione. Fonda la Congregazione di San Francesco Saverio per le missioni estere. Gli inizi sono modesti, ma nel 1896 due suoi discepoli partono per la Cina.

Nominato vescovo di Ravenna, è costretto a lasciare l’incarico per malattia. Si dedica interamente al suo istituto, ma nel 1907 lo chiamano di nuovo alla responsabilità episcopale come coadiutore e poi successore del vescovo di Parma. Nonostante la salute malferma, reggerà la diocesi per 25 anni svolgendo un’intensa attività pastorale, e per l’opera di assistenza ai bisognosi durante la prima guerra mondiale venne insignito di un’alta onoreficenza civile.

Il suo cuore, tuttavia, batte sempre per la missione. Nel 1912 ha la gioia di consacrare vescovo uno dei suoi primi discepoli partito per la Cina. Viene nominato presidente dell’Unione missionaria del clero ed è tra i fautori della Giornata missionaria mondiale. Nel 1928 si realizza finalmente il sogno di visitare la Cina, dove venne accolto festosamente dai suoi discepoli.

Oggi la presenza dei cattolici in Cina è una speranza concreta per la Chiesa. L’esempio del beato Conforti ci deve spingere a sostenerli con la preghiera e con l’impegno economico e umanitario.

Elio Guerriero, Il Libro dei Santi, Milano, San Paolo, editore, 2012p>