Beato Enrico Suso
Domenicano
(1300-1366)

Enrico Susone illustre per chiarezza di nascita e ancor più pe' favori del cielo trasse i natali nella Svevia.

Per meglio corrispondere alla sua sant vocazione, entrò nell' ordine de' predicatori. Mirabili furono i progressi che fece in breve nella scuola della perfezione cristiana. Non pago quest' angelo d'imitare il suo Dio nel candore de' costumi, volle costantemente seguirlo nella passione, onde superano l'umana credenza le austerità, la penitenza e i digiuni con che il Nostro mortificò pel corso di 22 anni il fragile corpo.

Perseguitato nella persona, nell' onore e nella fama egli sempre trionfò, tutto pieno com'era di Gesù. Dalla carità ardente pel suo Dio non andava disgiunto nel beato Enrico il sommo zelo da cui era infervorato per la salute del prossimo. Innumerevoli sono i peccatori ch' egli ridusse colla predicazione a penitenza, segnatamente nell' Alsazia e nella Svevia.

Infine, dopo una vita piena di travagli, e dopo di essere stato vilipeso dal mondo, crocifisso perpetuamente col suo Gesù, terminò in modo glorioso l'olocausto del lungo penare a' 25 di gennaio del 1306, nel convento di Ulma, compianto da tutta Germania che lo salutava qual padre e consolatore. (Il pontefice Gregorio XVI testè defunto col consenso della sacra Congregazione de' riti approvò l'uffizio e la messa di codesto Beato.)

Il beato Enrico nostro protettore c'invita quest'oggi a patire per Gesù e ne fa conoscere che chi ama veracemente il Signore, non isdegna di soffrire per lui.

«Quanto più uno mortifica le proprie inclinazioni naturali, tanto più e' si rende capace delle divine ispirazioni ed avvantaggia nelle virtù.» (San Francisco de Sales)

Michele Sartorio, Il piccolo leggendario ovvero vite de' Santi, Milano, Paolo Ripamonti Carpano, editore, 1847